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lunedì, ottobre 27, 2008
NO NUKE - Rock contro il nucleare


Venerdì sera ero a NO NUKE - Rock contro il nucleare, a Torino. Arrivato troppo tardi per godermi Luci della Centrale Elettrica e Bugo, mi rimangono comunque Linea 77, Afterhours e Subsonica da vedere. Per 12€ di biglietto è manna dal cielo e riesco a passar sopra anche alla quasi totale assenza di scenografia; del resto gli artisti si esibiscono gratuitamente e il budget dell'evento è volutamente contenuto. Storco invece un pò il naso riguardo all'acustica decisamente non all'altezza e all'impossibilità di accedere al parterre senza un fantomatico "pass" non in vendita: sorprese poco gradite. Dopo qualche slogan contro il governo, che ovviamente ottiene il favore del pubblico (coretto: "Berlusconi pezzo di me**a!"), partono i Linea: chi sta nelle prime file da il via al festival dei lividi, com'era prevedibile... ma io, seduto sugli spalti, riesco a stento a battere il piede. Non si capisce una mazza di quello che esce dal microfono e il suono è così saturo che riconoscere un pezzo diventa un'impresa a dir poco impossibile. Percepisco un buon livello tecnico del gruppo, per il resto non ci siamo. A livello scenico sono ancora troppo "provinciali" e non danno emozioni, sebbene ammetto di non apprezzare particolarmente il genere. Decisamente un altro pianeta gli Afterhours, che escono subito dopo. Manuel Agnelli non si scompone di un centimetro e, a differenza degli altri artisti, non spende una parola sul nucleare. Ma il tutto è ampiamente compensato dall'immenso talento che sprigiona non appena apre bocca: altro livello, altro spessore! Seguito da una band impeccabile alle spalle, esegue pezzi vecchi e nuovi facendomi rimpiangere di non aver mai visto un loro live per intero fino ad ora. Se ne vanno poi con sommo scazzo, forse infastiditi dal fatto di non essere gli headliner, ruolo che naturalmente spetta ai SBS. E proprio loro arrivano dopo un interminabile cambio di palco e qualche altro siparietto politico/informativo da parte degli organizzatori. Si vede subito che ci tengono alla causa e non si risparmiano per sostenerla, scatenando come sempre una bolgia con i loro cavalli di battaglia. Pur senza il loro show di luci e con poco tempo a disposizione, dimostrano ancora una volta di essere i migliori sulla piazza. Chiudono stra-applauditi, con Samuel che ringrazia tutti e lancia il suo poco raffinato ma efficace monito: "Non facciamoci prendere per il culo". Superficiale forse, ma rappresentativo di quello a cui devono servire queste manifestazioni : non avere la presunzione di cambiare il mondo, ma soprattutto di risvegliare l'attenzione su un problema ed informare. Cosa che, in un paese dove i TG preferiscono parlare dell'arrivo di Beckam al Milan, non è davvero poco.

Foto dell'evento

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posted by The Rocksuckers at 5:57 PM

12 Comments:

Blogger Davidato said...

molto in dubbio sull'effettivo interessamento degli artisti al problema...

9:11 PM 
Anonymous Anonimo said...

certo, si sono limitati a suonare, in fondo è quello il loro mestiere. Ma l'hanno fatto gratuitamente e mettendo la loro immagine a disposizione di una causa. Mi sembra già qualcosa, no?

10:01 PM 
Blogger cornholio said...

Parlando dell'aspetto tecnico della serata, il Palaisozaki NON è posto per concerti. Ambiente troppo freddo e "asettico" secondo me. La triste realtà come si è detto e stradetto è che in Italia non esiste una qualsiasi struttura dedicata alla musica live. La facciamo noi una sottoscrizione per costruire una Music Hall a Milano?

9:08 AM 
Anonymous Anonimo said...

Hai fottutamente ragione, Cornholio! Fai una bella petizione su Facebook e saremo i primi firmatari!

10:25 AM 
Anonymous Anonimo said...

Sarà, ma io sono a favore del nucleare!

10:37 AM 
Anonymous Anonimo said...

Beh allora spiegaci il perchè...magari firmandoti!

11:34 AM 
Anonymous Anonimo said...

Perchè non c'è al momento nessuna forma di energia rinnovabile che possa garantire la copertura necessaria, perchè compriamo energia dalla Francia (prodotta con il nucleare), perchè costa molto meno del petrolio/idrocarburi in generale.
Se poi bisogna recitare la parte dei comunistelli sfigati ed arrabbiati col mondo allora è cosa ben diversa...
Simone

2:35 PM 
Blogger The Rocksuckers said...

Mi dispiace Simone, ma ti sbagli. L'unica soluzione praticabile è la razionalizzazione dei consumi unita all'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. E basterebbe l'energia solare a rifornire il nostro paese, ma in Italia manca la voglia di investire in questo senso. Come ha dichiarato Carlo Rubbia ( premio Nobel per la fisica ), l'uranio è destinato a scarseggiare entro 35-40 anni, quindi non può essere una soluzione. Inoltre non esiste un nucleare sicuro.
Non è una questione di ideologie politiche, ma di buon senso. Il nucleare è solo un pretesto per non andare avanti e, considerati i costi degli impianti e di smaltimento delle scorie, risulta più un problema che una soluzione.

3:10 PM 
Anonymous Anonimo said...

... e poi il segreto è la "diversificazione". ora occorrerebbe cercare di utilizzare il maggior numero di fonti (rinnovabili) possibili, anzichè legarsi unicamente al petrolio o al nucleare. prima di arrischiarsi in questo terreno minato, si potrebbe quantomeno ottimizzare e potenziare la via delle rinnovabili (che andrebbero a abbattere il quantitativo di energia prodotta con le non rinnovabili).
e poi il nucleare in italia? ma se non siamo capaci di far funzionare tecnologie da prima rivoluzione industriale come le ferrovie???!!!! lasciamo perdere e dedichiamoci ad altro. w il sole!

6:21 PM 
Anonymous Anonimo said...

Parole sante, anonimo!

10:27 AM 
Anonymous Anonimo said...

...invece il fotovoltaico e le fonti rinnovabili sono chiaramente alla portata di un popolo che non è in grado di far fuzionare "tecnologie da prima rivoluzione industriale".
Ovvio, viva la coerenza!
Oh, non siamo il Giappone!!
Giusto una considerazione: quale paese al mondo industrializzato si alimenta solo di energie rinnovabili?
Secondo me sono eventi come quello di cui si parla sono solo delle grandi dimostrazioni di perbenismo comunistoide e finto progressista...per la serie: riempiti la bocca di ecologia ed usa la macchina per andare a sciare a cortina!
Simone

4:23 PM 
Anonymous Anonimo said...

Simone, se vogliamo continuare a discutere da persone civili anzitutto sarebbe meglio che non ragionassi per luoghi comuni, generalizzando a tuo piacimento in base a non so quali criteri.
Comunque a prescindere dall'attuale capacità di portare avanti un piano energetico basato sulle rinnovabili o meno, converrai che è meglio provare ad investire su di esse piuttosto che su una cosa obsoleta ed insicura come il nucleare... di cui peraltro non hai più parlato perchè ovviamente non puoi difenderne le ragioni. Nel caso non lo sapessi poi, alcune regioni della Germania e della Spagna si autoalimentano già da tempo per la quasi totalità del loro fabbisogno e sono in molti a poterci vendere strutture e metodi già pronti per produrre energia. Invece di parlare di chi a tuo dire è "finto progressista", parliamo di chi è vero "anti-progressista": ovvero chi non ha voglia di impegnarsi in qualcosa di difficile ma a lungo andare benefico e preferisce invece restare ancorato a vecchi metodi solo perchè questi gli garantiscono di continuare a vivere come ha sempre fatto!

5:19 PM 

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