"Porco il clero"! Questa all'incirca l'esclamazione che mi esce quando venerdì sera arrivo all'Alcatraz e mi trovo davanti una coda interminabile e il cartello "sold out" affisso al vetro della biglietteria. Un tale successo e soprattutto una simile eterogeneità di pubblico sinceramente non me l'aspettavo e devo dire che, al di là dell'attesa per entrare, la cosa fa davvero piacere. Gli
Editors sembrano ormai non aver più nulla da invidiare agli Interpol in quanto a celebrità e anche l'aria da grande evento che si respira lo dimostra. Buona l'apertura della
Mobius Band, che riesce a tenere caldo il pubblico e far crescere l'attesa con un electro-funk intelligente, dopodichè si comincia. Brividi quando la voce di Tom Smith esce per la prima volta dalle casse: profonda e toccante ancora più che su disco, è un balsamo per le orecchie e non esiste stecca o cedimento che la possa mettere in crisi. Intorno a questa solida certezza provano a tenere il passo gli altri; defilato e purtroppo poco presente nello spettro sonoro il basso, precisa e potente la batteria, imprescindibile la chitarra di Chris Urbanowicz, vero fulcro del suono Editors. Purtroppo la scaletta inizia in modo un pò altalenante e dopo un piccolo pogo gli animi si placano, tanto che comincio a lamentarmi della freddezza degli astanti. Col passare del tempo invece i pezzi migliori incalzano, Tom sfodera un buon istinto da frontman e la seconda parte del live risulta molto più convincente. L'epicità del suono aumenta esponenzialmente in un crescendo emotivo e quando sull'ultimo pezzo anche il più muffo dei presenti sta saltando col le mani al cielo, è chiaro che ce l'hanno fatta e chiudono infatti guadagnandosi un'ovazione con i controcazzi. C'è poco da appuntare a questa band che sembra essere al di fuori dell'hype e delle etichette da magazine patinato. Low profile, concreti e pieno di talento, sono passati nel giro di un paio d'anni da un live al Rolling Stone passato quasi inosservato ad un esplosivo gig in un Alcatraz straimballato. Un altro album, qualche effetto scenografico che gli renda merito e me li vedo già sbancare il Forum. E' una scommessa.
Etichette: Live reports
6 Comments:
Tra i gruppi inglesi esplosi negli ultimi anni, loro sicuramente sono i migliori. Anche e, soprattutto, considerando la resa dal vivo.
parole sagge...vedi che avevo ragione ..... quì avrei letto sicuramente una recensione migliore della mia....
del resto che dire alla prossima no ?:...magari in un posto meno affolato così ci si può beccare
ladylike
Quel maledetto cartello con scritto sold out non eri l'unico a non aspettartelo....
sigh...
Elf
Frantza: Forse sono ancora un gradino sotto i Franz Ferdinand, ma restano comunque ben al di sopra della media!
Ladylike: ma no il tuo è un ottimo report, sicuramente più istintivo e diretto. Un pregio.
Ok alla prossima, magari al Music Drome, che è un buco! :-)
Elf: Quindi sei rimasto fuori? Eppure il bagarinaggio c'era... che sfiga!
Stò facendo il mio solito giro per salutare gli amici dei vari blog che frequento. Ciao da Maria
Riuscite a percepire tutta la mia invidia, voi maledetti che siete riusciti ad andare?!?
Buuuuhhh...
;)
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