In uscita alla fine di marzo in Italia,
Factotum è il film che racconta la scombinata vita di Henry Chinaski, alter-ego del poeta e scrittore maledetto della letteratura americana,
Charles Bukowski. Il protagonista è Matt Dillon, che ha studiato molto il personaggio e afferma: "finalmente interpreto un uomo vero. Di Bukowski ho letto tutti i libri, c’è stato un tempo in cui mi esaltavo per certe sue frasi e facevo mie le sue parole: "A Sud di nessun Nord" oppure "l’amore è un cane che viene dall’inferno". M
i piaceva il suo umorismo e la brutalità. La sua vita è stata una commedia, mai una tragedia, questo è ciò che pensava". Siamo d'accordo e vi consigliamo la visione del film, nonchè la lettura di tutti gli scritti del più grande dissacratore del sogno americano!
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7 Comments:
Perchè continua a venirmi in mente " Big Lebowski"?forse è per l'wski!Argh!!Bukowski non m'ha catturato la parte psicotica,essì che di psicosi il ragazzo non manca..sarà che stè performances splatterose non m'intrigano,forse l'ho approcciato male..chissà..anche se qua al momento c'è un Coreano deficente sul quale sperimenterei volentieri un paio di capitoli di "storie di ordinaria follia"!comunque da prossima settimana,il cinema va a 3 euri e se pò fà..spero che questo non comprometta la nostra affinità epistolare :o)alexxx
Figurati...è molto difficile che Bukowski possa appassionare una ragazza. Tuttavia ti consigliamo di perseverare, a nostro avviso è un vero genio! Se vai a vedere il film poi facci sapere se ti è piaciuto!
Chau!
Bukowski è un vero genio. Il suo "storie di ordinaria follia" dovrebbe essere studiato all'università, non tanto per i valori che esprime ( ed a volta fa vermanete pensare) ma per il suo modo di scrivere. E' veramente il "dante" americano e da molti purtroppo dimenticato per troppo poco "politically correct"
Parole sante, caro Chris! :-)
ok io persevererò..ma se poi mi viene uno svarione e mi ritovate a parlare con i piccioni,dandolgi del voi e spendendo tutto il mio sussidio in pane da fare a mollichelle..mi pagate voi il pissicologo!!!per ora in(parzialmente)pieno possesso delle mie facoltà mentali,andrò a vedere il film e recensirò!!!spero che accada prima di andare a vedere "il mio miglior nemico"altrimenti dopo,potrebbe essere tardi..:o)
Il grosso problema di Bukowski è la sua completa estraneità al circuito letterario. In vita come dopo la sua morte, è sempre stato un elemento di rottura con la tradizionale letteratura, andando a raccontare la vita di quell'America che non ha vissuto e mai vivrà l'"American Dream". Oltremodo è da apprezzarsi per la sua lungimiranza: grazie a lui è arrivato sugli scaffali delle librerie John Fante, definito dallo stesso Bukowski come uno dei più grandi autori contemporanei.
In definitiva: un genio.
Grazie del commento illuminato, avvocato!
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